Il salone dell’Amministrazione provinciale sarà denominato “Salone Brindisi Capitale d’Italia”: Lo ha deliberato la Giunta su proposta del Presidente della Provincia Massimo Ferrarese.
“In questo modo - spiega Ferrarese - intendiamo cristallizzare il ruolo che questa terra e la sua gente hanno avuto in un momento in cui l’Unità d’Italia erano a rischio”.
La scelta del salone della Provincia non è casuale. Era, infatti, quello il luogo in cui dal settembre 1943 al febbraio 1944 si riunivano i ministri del primo governo Badoglio. Un governo che non faticò ad avere riconoscimenti internazionali. Da Mosca giunse Michail Kostilev, come rappresentante diretto di Stalin e subito dopo anche Gran Bretagna e Stati Uniti mandarono a Brindisi i loro rappresentanti. Proprio a Brindisi, all’interno del Salone della Provincia, il 13 ottobre 1943 venne stipulato il primo atto politico del governo Badoglio: la dichiarazione di guerra alla Germania. Presenti alla firma del documento lo stesso presidente del Consiglio e il re d’Italia, Vittorio Emauele III. La cerimonia di inaugurazione della targa commemorativa che riporterà la scritta “Salone Brindisi Capitale d’Italia, 10 settembre 1943-11 febbraio 1944”, avverrà in coincidenza con il prossimo convegno dell’Anci (Associazione dei Comuni italiani), in programma a Brindisi dal 5 all’8 ottobre prossimi. Alla cerimonia saranno invitati a partecipare i sindaci delle altre città italiane capitali dell’Italia unita: Torino, Firenze, Roma e Salerno. “E’ giusto - ha concluso Ferrarese - che a Brindisi e alla sua provincia venga riconosciuto e attribuito il ruolo che gli spetta nella storia e che il palazzo della Provincia diventi l’emblema di come il governo italiano, nel disperato tentativo di mantenere il Paese unito, proprio tra queste mura trovò l’accoglienza e gli stimoli per portare a termine il suo compito gravoso”.